Incentivi Fotovoltaico Sardegna

Il fotovoltaico avanza grazie ai nuovi incentivi

Il mercato del fotovoltaico in Italia sta vivendo una nuova fase di sviluppo sostenuta dal bonus per le ristrutturazioni, che agevola l’installazione di impianti domestici per l’autoconsumo. Le prospettive del settore in ottica 2030

L’obiettivo a medio termine è la creazione delle comunità energetiche, che permetteranno a chi installa un impianto fotovoltaico di cedere l’energia ai propri “vicini” per l’autoconsumo e alleggerire la propria bolletta. Già oggi, però, il mercato dell’energia solare sta vivendo in Italia una nuova fase di sviluppo, sostenuta dal bonus per le ristrutturazioni (confermato nel 2020) che agevolano l’installazione di impianti domestici per l’autoconsumo rispetto agli impianti industriali.

Uno sviluppo che, numeri alla mano, può contare su 14 milioni di tetti potenzialmente “sfruttabili” per l’installazione del fotovoltaico, considerati gli alloggi di tipo mono, bi, tri e quadri-familiare e due milioni di edifici produttivi e della pubblica amministrazione. Ad oggi, infatti, è stato sfruttato solo il 7 per cento del potenziale: a fine 2018, tra privati e imprese, in Italia risultano installati 822.301 impianti fotovoltaici, per una potenza totale di 20.108 Megawatt e una produzione di 22.654 Gigawattora.

Al netto di fattori come la volatilità dei prezzi o la scarsa competitività economica degli impianti di stoccaggio dell’energia per un uso in orari differenti da quello di produzione diretta, scegliere il fotovoltaico oggi ha diversi vantaggi: dalle detrazioni fiscali al 50 per cento (recupero su Irpef in 10 anni fino a un tetto di spesa di 96mila euro) al superammortamento per le imprese, dallo scambio sul posto – che ha trasformato il consumatore in produttore – al nuovo decreto di incentivazione delle fonti rinnovabili.

Strumento utile per chi vuole installare un impianto fotovoltaico, il portale sull’autoconsumo GSE fornisce tutte le informazioni e i dati necessari, oltre ad effettuare simulazioni sul giusto dimensionamento dell’impianto e sul relativo costo dell’investimento. Ad esempio, per un’abitazione con tetto a falda mono o bifamiliare nell’hinterland di Bologna, con un impianto da 3,1 Kilowatt, si spendono 6mila euro ammortizzabili in 7-8 anni, a fronte di una vita utile dell’impianto stimata in 25. Per una palazzina di uffici a Pomezia, la spesa stimata è di 24mila euro per un impianto da 19,5 Kilowatt e il risparmio annuo di 3.251 euro tra autoconsumo e ricavo da scambi sul posto.

Crescere non è solo un desiderio ma un obiettivo concreto. Per il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, nel 2030 l’energia fotovoltaica prodotta in Italia dovrà passare da quasi 20mila ai poco meno di 51mila Megawatt l’anno. Dopo aver raggiunto con tre anni d’anticipo la quota di utilizzo di fonti di energia rinnovabile sui consumi energetici totali (17 per cento), il nostro Paese ha addirittura raddoppiato questo valore ed è terza in Europa per valore del consumo di energia “green”. Per centrare gli obiettivi 2030 il cammino è ancora lungo, ma la via intrapresa è quella più luminosa.

Fonte: https://www.repubblica.it/economia/rapporti/energitalia/lascossa/2020/02/06/news/il_fotovoltaico_avanza_grazie_ai_nuovi_incentivi-247809367/?refresh_ce

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