Efficientamento energetico: di cosa si tratta?
Quando si parla di efficientamento energetico si fa riferimento agli interventi, realizzati su edifici pubblici e privati, complessi aziendali e commerciali per migliorarne l’efficienza energetica, ossia per ottimizzare il rapporto tra immissione di energia e rendimento in termini di produzione o di consumi. L’obiettivo è, pertanto, la migliore allocazione dell’energia.
Gli interventi effettuati per migliorare l’efficienza energetica di un edificio risultano doppiamente vantaggiosi. Da un lato, queste attività permettono di sfruttare le fonti energetiche in modo ottimale, senza una riduzione delle prestazioni ma con un minore consumo di energia. Dall’altro lato, le spese sostenute per interventi finalizzati alla riqualificazione energetica beneficiano di vantaggiose detrazioni fiscali.
Alla scoperta degli interventi di efficientamento energetico
Gli interventi di efficientamento energetico mirano ad ottimizzare il rapporto tra fabbisogno energetico e livello di emissioni. Tra gli interventi che possono contribuire in modo significativo al miglioramento dell’efficienza energetica rientrano le opere di coibentazione delle pareti, delle coperture o degli infissi, l’installazione di pannelli solari o di impianti che permettono di produrre o consumare fonti rinnovabili e la sostituzione delle classiche lampadine con fonti di illuminazione a basso consumo come i LED.
Allo stesso modo, contribuiscono ad aumentare l’efficienza energetica di un immobile la sostituzione degli impianti di climatizzazione e delle caldaie di vecchia generazione con altri impianti che presentano un maggiore livello di efficienza, come i sistemi a pompa di calore, le caldaie a condensazione di classe pari o superiore alla A, le caldaie a biomassa, i micro cogeneratori e i dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e climatizzazione.
Le detrazioni fiscali per gli interventi di efficientamento energetico
Gli interventi di efficientamento energetico permettono di portare in detrazione dalle imposte (Irpef o Ires) una parte consistente delle spese sostenute. La detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo e le spese ammesse in detrazione comprendono sia i costi per i lavori relativi all’intervento, sia i costi per le prestazioni professionali necessarie per realizzare l’intervento stesso e acquisire la certificazione energetica richiesta.
Fruiscono della detrazione del 65% l’installazione di pannelli solari per la produzione dell’acqua calda, la sostituzione di boiler tradizionali con sistemi a pompa di calore, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe superiore alla A e i relativi impianti di regolazione, l’acquisto e installazione di micro cogeneratori e l’acquisto e l’installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e climatizzazione.
Beneficiano, invece, della detrazione del 50% l’acquisto e l’installazione di caldaie a biomassa e di caldaie a condensazione di classe A e l’acquisto e la posa di finestre, infissi e schermature solari.
Perché investire nell’efficientamento energetico?
Investire nell’efficientamento energetico significa fare un investimento destinato a dare i suoi frutti tanto nel breve, quanto nel lungo periodo. Questi interventi migliorano le prestazioni degli edifici: un immobile nella classe energetica A è un immobile che presenta un elevato valore di rivendita e che garantisce un ottimo comfort abitativo (in termini di stabilità delle temperature, di qualità dell’aria e di assenza di spifferi) con consumi energetici estremamente bassi in ogni stagione dell’anno.
Da non trascurare sono anche i positivi impatti sull’ambiente. Tanto più un edificio è in grado di sfruttare in modo ottimale l’energia, tanto inferiore sarà il suo impatto in termini di inquinamento ambientale ed atmosferico. Un sistema orientato al progressivo abbandono dei combustibili fossili a favore delle energie rinnovabili riesce a coniugare salvaguardia ambientale e risparmio energetico ed economico.
Le differenze tra il risparmio ed efficientamento energetico
Quelli di risparmio e di efficientamento energetico sono due concetti da mantenere distinti anche se spesso camminano di pari passo. Si parla di risparmio energetico con riferimento a quegli interventi volti a ridurre i livelli di consumo, attraverso il taglio degli sprechi e l’ottimizzazione dell’uso delle fonti di approvvigionamento e impiego dell’energia. Esempi tipici sono l’adozione di comportamenti virtuosi come l’uso in certe fasce orarie degli elettrodomestici e il minor periodo di accensione degli impianti. Va da sé che questi interventi che rimuovono i fattori che condizionano il consumo energetico e che mirano ad un minor impiego di energia possono non coincidere con un miglioramento dell’efficienza energetica. Al contrario invece, migliorando l’efficientamento energetico si va ad ottenere anche un notevole risparmio.
Altri fattori da prendere in considerazione
Come risparmiare energia elettrica e pagare una bolletta più leggera? Come abbiamo già detto gli interventi di efficientamento energetico migliorano senza ombra di dubbio le prestazioni degli edifici dal punto di vista dei consumi energetici, ma non sono gli unici da prendere in considerazione: le tariffe convenienti, la chiarezza del fornitore, il controllo dei consumi, sono tutti i fattori da valutare.
Fonte: https://www.wekiwi.it/main/efficientamento-energetico/